Roberto Crippa nasce a Monza nel 1921.
Frequenta l’Accademia di Brera insieme agli amici Gianni Dova e Cesare Peverelli. Partecipa al dibattito culturale che nella metà degli anni 40 si svolgeva intorno a Brera a ai suoi caffè letterari.
Come molti dei suoi compagni di avventura, strizza l’occhio inizialmente a Picasso. La prima produzione infatti è essenzialmente figurativa neo-cubista.
Verso la fine degli anni 40, rivolge, come molti, lo sguardo al Movimento Arte Concreta e le sue opere diventano di matrice geometrica.
E’ a cavallo del 1950 che avviene la svolta. L’amicizia con Lucio Fontana lo porta ad aderire allo spazialismo di cui firmerà tutti i manifesti programmatici. E’ proprio in questo periodo che nascono le sue “spirali”. Vortici di linee che richiamano da un lato le traiettorie atomiche e dall’altro le evoluzioni aeree che lo stesso Crippa eseguiva magistralmente con il suo velivolo.
Nei primissimi anni 50 espone in manifestazioni collettive e personali in tutta Europa. Il grande gallerista Alexander Jolas si interessa alla sua pittura e gli offre un palcoscenico negli Stati Uniti dove espone per diversi anni nella galleria dello stesso Jolas.
Non mancano in questi anni le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1952, 1954 e 1956) e alla Triennale di Milano
L’esperienza delle “spirali” si esaurisce verso la fine del 1953. Lentamente i segni filiformi si ispessiscono e assumono via via contorni figurativi. Nascono così i “totem”, personaggi che richiamano l’arte tribale africana e che saranno da Crippa anche rappresentati nelle sue sculture realizzate in metallo saldato.
Verso la fine del 1957 inizia a lavorare con il sughero realizzando composizioni all’inizio grezze e via via arricchite nei primi anni 60 da carta di giornale resinata, amiantite e veline plastificate.
Numerosissime le esposizioni internazionali in questo periodo: Giappone, Olanda, Stati Uniti, Australia, Francia, Svizzera e Germania.
Verso la fine degli anni 60 le composizioni con sugheri prendono l’aspetto di paesaggio. Nascono i “landscapes”. Paesaggi realizzati con sughero, veline plastificate e inserti plastici che saranno oggetto di una intensa attività espositiva soprattutto in Italia.
Importanti antologiche gli vengono riservate in questi anni. Fra tutte la grande mostra personale presso Palazzo Reale a Milano nel 1971.
Roberto Crippa è stato artista dotato di una incredibile abilità manuale. Si è cimentato magistralmente con pittura, scultura, ceramica e assemblaggi polimaterici. Artista assolutamente completo.
Muore purtroppo nel 1972 a soli 51 anni, in un tragico incidente aereo presso l’aeroporto di Bresso durante una esibizione acrobatica con il suo apparecchio. Il volo è stato infatti la sua grande passione, al pari dell’arte. Passione che, purtroppo, ha interrotto prematuramente la sua vita e la sua carriera.
Roberto Crippa Opere in vendita
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