Mimmo Rotella
Domenico Rotella nasce nel 1918 a Catanzaro.
Dopo aver terminato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 1945 si trasferisce a Roma. Gli esordi artistici lo vedono cimentarsi dapprima con opere prettamente figurative per poi passare a uno stile astratto-geometrico. Percorso questo che ha caratterizzato molti degli artisti della sua generazione nel periodo immediatamente post bellico.
Si cimenta poi 1949 con linguaggi espressivi avanguardistici e inventa la poesia “epistaltica”: un insieme di parole, anche inventate, fischi, suoni e iterazioni onomatopeiche.
Nel 1951 espone alla Galleria Chiurazzi di Roma con una mostra personale e ottiene una borsa di studio che gli consente di recarsi per un lungo periodo negli Stati Uniti.
Di rientro in Italia, nel 1953, realizza i suoi primi décollage sovrapponendo manifesti pubblicitari strappati dai muri della città e incollati su tela. Porzioni dei manifesti vengono poi strappate lasciando emergere il manifesto sottostante. I primi décollage hanno un aspetto astratto ed informale, senza richiami alla figurazione.
A partire invece dalla fine degli anni 58, le figure dei manifesti fanno la loro comparsa. Sono gli anni d’oro del cinema italiano e Mimmo Rotella trasporta nelle sue opere le immagini iconiche delle celebrità cinematografiche.
Aderisce agli inizi degli anni 60 al movimento del Nouveau Réalisme su invito di Pierre Restany e poco dopo si trasferisce a Parigi, dove elabora un procedimento che chiama “Mec-Art”, con il quale, proietta immagini in negativo sulla tela emulsionata.
La ricerca artistica di Rotella non si esaurisce e include tra la fine degli anni 60 e gli anni 70 gli Artypo, prove di stampa tipografiche scelte e incollate sulla tela e le Plastiforme: manifesti strappati posti su un supporto di poliuretano.
Negli anni successivi, realizza la serie dei Blanks, nei quali copre i manifesti con fogli monocromi, e a partire dalla metà degli anni 80 riprende le tematiche legate al cinema e a Cinecittà.
Negli anni 90 elabora le Sovrapitture, opere in cui interviene pittoricamente sui manifesti pubblicitari.
Ha esposto nelle principali sedi museali italiane ed estere ed è considerato uno dei più importanti esponenti dell’arte moderna e contemporanea italiani nel panorama internazionale.
Muore a Milano nel 2006.