Michele Zaza
Michele Zaza nasce a Molfetta nel 1948.
Frequenta l’Istituto d’Arte di Bari e successivamente l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano dove consegue il diploma.
La carriera artistica di Zaza inizia professionalmente nel 1972, ma già precedentemente utilizza la fotografia come mezzo per registrare azioni provocatorie messe in atto nel suo paese.
Il suo percorso di fotografo si articola in cicli tematici. In ciascuno di questi cicli Zaza costruisce un set in cui talvolta agisce da attore, talvolta da operatore. Affronta temi come la famiglia (in cui gli stessi genitori diventano protagonisti delle opere) e la quotidianità fatta di oggetti semplici (il pane ad esempio è un tema ricorrente). In un certo senso trasfigura la quotidianità creando un ambiente magico e metafisico dove anche i corpi che animano la scena, spesso dipinti di blu, di bianco o di nero, assumono un aspetto ieratico che catalizza l’attenzione dello spettatore.
Il lavoro di Zaza nasce certamente dalle radici antropologiche semplici del suo contesto familiare. Radici che, per mezzo della sua sapiente regia, vengono elevate ad un livello quasi sacrale e mistico.
I cicli vengono via via presentati in esposizioni personali presso prestigiose gallerie italiane ed estere. La Galleria Yvon Lambert a Parigi (con il ciclo Fantasia Privata), Lucio Amelio a Napoli (con il ciclo Universo Estraneo) e Leo Castelli a New York (con il ciclo Neo-terrestre), solo per citarne alcune, ospitano le sue mostre personali. Nel 1977 e nel 1982 partecipa alla rassegna Documenta a Kassel, manifestazione che chiama a raccolta tutti gli artisti più significativi del momento nel panorama mondiale. Partecipa nel 1980 alla Biennale di Venezia con una sala personale così come nel 1981 gli viene riservata una personale al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
A partire dagli anni 2000 sono numerosissime le esposizioni personali in spazi museali istituzionali in Italia e all’estero che lo consacrano probabilmente come il più importante fotografo italiano dell’arte contemporanea.