Giuseppe Santomaso
Giuseppe Santomaso nasce a Venezia nel 1909 e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Gli esordi artistici lo vedono alle prese con opere di stile naturalistico e figurativo come accade per tutti i giovani artisti della sua generazione. Inizia ad affacciarsi al panorama espositivo già nel 1934 alla Biennale di Venezia dove è esposta una sua opera.
Alcuni soggiorni in centro Europa (Parigi e Paesi Bassi) gli danno la possibilità di ammirare le opere degli impressionisti e degli artisti cosidetti “fauves”. Coglie da questi nuovi elementi cromatici che caratterizzeranno la sua produzione artistica successiva.
Gli anni 40 fino all’immediato dopoguerra lo vedono ancora cimentarsi con opere figurative fino al 1948 anno in cui avviene un cambiamento radicale. Sono gli anni di Pollock e degli artisti informali che ruotavano a Venezia intorno alla figura di Peggy Guggenheim. Santomaso abbandona lentamente la figurazione per dedicarsi alla pittura dapprima astratta e poi informale che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.
Moltissime sono le presenze negli anni 50 in rassegne collettive (ben 4 edizioni della Biennale di Venezia n questi anni) ed esposizioni personali non solo in Italia. Partecipa nel 1952 all’esperienza del Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato e Vedova) che si proponeva di trasformare la figurazione attraverso un processo di astrazione.
Gli anni 60 sono caratterizzati da un intenso percorso espositivo estero. In diversi Paesi vengono allestite mostre personali e retrospettive.
Gli anni 70 sono caratterizzati dal ciclo delle Lettere a Palladio, opere in cui traspaiono architetture venete con colori delicatissimi dai toni evanescenti. Questa tipologia di opere lo accompagnerà anche negli anni 80 in cui le sue opere saranno esposte diffusamente in Europa e oltreoceano.
Giuseppe Santomaso muore a Venezia nel 1990.