Agostino Bonalumi nasce nel 1935 a Milano.
E’ considerato, assieme ad Enrico Castellani, il maggiore esponente della forma artistica dell’estroflessione. L’estroflessione consiste in una sagomatura della tela monocroma con lo scopo di farle assumere delle forme a rilievo. Questi rilievi generano a loro volta sulla superficie pittorica delle forme di ombra in base all’angolo di incidenza della luce.
Inizia la carriera artistica giovanissimo, tanto che già nel 1958 a soli 23 anni espone alla Galleria Pater di Milano insieme a Castellani e Manzoni con i quali costituirà il gruppo Azimuth.
La sua opera si identifica per la sua maestria nel sagomare la tela in forme complesse. Mentre Enrico Castellani ha realizzato estroflessioni puntiformi multiple, Agostino Bonalumi scolpisce letteralmente la tela che assume forme morbide curvilinee, concave e convesse. Meravigliose le “pance” che esegue a partire dalla metà degli anni 60 tanto da meritare la collaborazione esclusiva con la Galleria del Naviglio di Milano.
Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1966 e nel 1970 con una sala personale. Negli stessi anni appare in importanti collettive estere come la Biennale di San Paolo.
A partire dagli anni 80 e fino al termine della sua carriera, si intensifica la sua attività espositiva personale non solo in Italia, ma soprattutto all’estero. Bruxelles, Mosca, New York e Singapore sono alcune delle capitali mondiali che ospitano sue personali nell’ultimo periodo di attività.
La critica e il pubblico, italiano ed estero, ormai lo riconoscono come uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea.
Nell’estate del 2013 collabora con entusiasmo alla realizzazione di una sua importante mostra a Londra di cui, purtroppo, non arriverà a vederne l’apertura.
Agostino Bonalumi muore a Monza il 18 settembre 2013.